Il Nuovo Codice della Strada ha introdotto regole nettamente più severe per ciò che concerne la guida col cellulare. Ecco cosa si rischia
Un tempo, la comunicazione era segnata da gesti e pratiche che presupponevano la presenza. L’idea di poter comunicare a distanza, attraverso un mezzo tanto semplice quanto potente, era inimmaginabile. Oggi, al posto di tutto questo, ci basta infilare una mano in tasca o nella borsa, afferrare il nostro smartphone e, senza nemmeno pensarci, accendere lo schermo per chiamare qualcuno o inviargli un veloce sms. Lo facciamo decine, centinaia di volte al giorno. Un riflesso quasi inconscio, come respirare.
Da oggetto di lusso a estensione della nostra persona, il cellulare ha rivoluzionato il nostro modo di vivere, lavorare, relazionarci. È diventato sveglia, agenda, specchio, diario, GPS, macchina fotografica, ufficio e diario segreto. Lo consultiamo al semaforo, lo appoggiamo accanto alle posate durante la cena, lo controlliamo di notte.
Spesso e volentieri, però, li usiamo anche in contesti in cui non potremmo e non dovremmo assolutamente farlo, come alla guida. Un’occhiata veloce, un messaggio da leggere, una notifica da aprire. Ma in quell’attimo, quel secondo rubato alla strada, tutto può cambiare. È proprio su questo punto che il nuovo Codice della Strada ha deciso di intervenire. E lo fa in modo chiaro.
Cellulare alla guida: rischi davvero grosso con le nuove regole del Codice della Strada
È un gesto rapido, quasi istintivo: una vibrazione, una notifica, lo schermo che si illumina. E senza pensarci, una mano lascia il volante per afferrare lo smartphone.

Magari “solo per un secondo”. Ma quel secondo, a volte, basta a non vedere un pedone che attraversa, a non frenare in tempo, a trasformare una curva in un incidente. L’uso del cellulare alla guida non è più una leggerezza: è una delle principali cause di sinistri sulle strade italiane. E da quest’anno, le regole diventano ancora più severe.
Con le nuove disposizioni del Codice della Strada entrate in vigore nel 2025, ci saranno conseguenze gravi per la guida distratta. Chi viene sorpreso con lo smartphone in mano, che si tratti di una chiamata, di leggere un messaggio o scorrere i social, rischia molto più di una semplice multa. Anche alla prima violazione, infatti, è prevista una sanzione fino a 1.000 euro, la decurtazione di 5 punti dalla patente e, nei casi più gravi, la sospensione della patente da 15 giorni fino a due mesi.
E non serve aver causato un incidente: verrà punito il gesto. Basta essere colti in flagrante, anche al semaforo o in colonna, con il motore acceso. Gli agenti possono disporre la sospensione immediata della patente: sette giorni se si hanno tra i 10 e i 19 punti, quindici se i punti sono inferiori a 10. E se l’uso del cellulare è legato a un sinistro, anche senza coinvolgimento di altri veicoli, la sospensione può arrivare fino a 30 giorni.
Le uniche eccezioni ammesse? L’utilizzo del telefono in modalità vivavoce, tramite Bluetooth o con auricolari che non isolino completamente l’udito. Qualunque altra interazione diretta con il dispositivo è vietata: niente dita sullo schermo, niente scroll compulsivo, nemmeno per un attimo.