Si può affrontare l’estate senza condizionatore? Probabilmente no. Ecco, allora, come installarlo spendendo poco

L’estate 2025 porta con sé una conferma attesa: anche quest’anno sarà possibile usufruire del cosiddetto Bonus condizionatori, una forma di incentivo fiscale legato all’acquisto di nuovi climatizzatori a risparmio energetico.

Non si tratta di un bonus unico, ma di una possibilità che si inserisce all’interno di altri strumenti già esistenti: Ecobonus, Bonus Ristrutturazioni e Bonus Mobili.

Che cos’è il Bonus condizionatori

Il Bonus condizionatori consiste in una detrazione fiscale fino al 50% della spesa sostenuta per acquistare e installare condizionatori ad alta efficienza energetica, dotati di pompa di calore, anche in assenza di una ristrutturazione edilizia. A seconda della situazione e della finalità dell’intervento, si può accedere a diverse agevolazioni fiscali.

Detrazione acquisto condizionatore
Estate al fresco senza spendere troppo – (diritto-lavoro.com)

In particolare con l’Ecobonus, si ha diritto a una detrazione del 50% se il nuovo condizionatore sostituisce un impianto già esistente, migliorando l’efficienza energetica dell’abitazione. Ma anche con il Bonus Ristrutturazioni, si può usufruire della detrazione al 50% se l’acquisto rientra all’interno di interventi edilizi di ristrutturazione. Infine, con il Bonus Mobili, è possibile detrarre il 50% del costo del condizionatore (fino a un tetto di spesa di 5.000 euro) se viene acquistato nell’ambito di una ristrutturazione iniziata dopo il 1° gennaio dell’anno precedente.

Il bonus è destinato a una platea ampia. Possono richiederlo proprietari di immobili residenziali, inquilini con regolare contratto di affitto, comodatari, familiari conviventi, imprenditori individuali e professionisti, per i beni non strumentali. Non è necessario possedere una prima casa: il bonus è accessibile anche per le seconde abitazioni, con percentuali leggermente inferiori.

Per ottenere la detrazione, è indispensabile che il condizionatore sia almeno di classe energetica A++ o superiore e sia dotato di pompa di calore. Inoltre, è fondamentale che il pagamento venga effettuato con bonifico parlante, cioè un bonifico che riporti la causale del pagamento, il codice fiscale del beneficiario e la partita IVA del venditore o installatore. I pagamenti con carte o altri metodi elettronici sono accettati solo nel caso di Bonus Mobili.

Il limite massimo detraibile dipende dalla tipologia di bonus utilizzato. Per il Bonus Ristrutturazioni: fino a 96.000 euro per unità immobiliare; per il Bonus Mobili: fino a 5.000 euro (dal 2023 il tetto è stato ridotto); per l’Ecobonus: non vi è un limite fisso, ma la spesa deve essere proporzionata alla tipologia di impianto installato.

Non è previsto un modulo da compilare per richiedere il bonus. La richiesta si concretizza nel momento in cui si esegue il pagamento con modalità corrette e si conservano tutte le fatture, ricevute e documenti tecnici relativi all’intervento. Tali documenti andranno poi allegati alla dichiarazione dei redditi.