Finalmente annunciata la data per il pagamento dell’Assegno Unico Universale. Ecco tutto quello che sappiamo
L’Assegno Unico Universale, misura centrale del welfare italiano a sostegno delle famiglie con figli a carico, anche per il mese di luglio 2025 seguirà il consueto calendario, salvo alcuni casi in cui si potrebbero verificare ritardi legati a variazioni ISEE o modifiche nel nucleo familiare.
Come ogni mese, l’INPS procederà con l’erogazione del contributo direttamente sui conti correnti indicati dai beneficiari al momento della domanda.
Quando arrivano i soldi a luglio 2025?
Secondo il calendario non ufficiale ma ormai consolidato, l’INPS dovrebbe iniziare a versare l’Assegno Unico tra il 15 e il 20 luglio. Tuttavia, dato che il 20 luglio 2025 cade di domenica, è possibile che l’accredito avvenga nei giorni immediatamente successivi, a partire da lunedì 21 luglio. In alcuni casi, le famiglie potrebbero ricevere l’importo anche qualche giorno prima, soprattutto se non vi sono state variazioni nella situazione economica o familiare rispetto ai mesi precedenti.

Va ricordato che questi pagamenti riguardano esclusivamente le domande già in corso, ossia per chi ha già inoltrato richiesta e non ha segnalato modifiche. Le nuove domande o quelle che comportano ricalcoli sono soggette a tempistiche differenti.
Per le famiglie che hanno effettuato aggiornamenti al proprio ISEE dopo il 30 giugno 2025, o che hanno segnalato modifiche nel nucleo familiare (ad esempio l’ingresso o l’uscita di un componente, o la maggiore età di un figlio), l’INPS provvederà a elaborare nuovamente l’importo spettante. In questi casi, il pagamento slitterà alla fine del mese, presumibilmente tra il 28 e il 31 luglio.
Va inoltre tenuto presente che eventuali disallineamenti o errori nei dati trasmessi possono comportare ulteriori ritardi, quindi è fondamentale che le informazioni comunicate all’INPS siano aggiornate e corrette.
L’importo dell’Assegno Unico dipende fortemente dall’indicatore ISEE, poiché l’ammontare mensile varia in base al reddito e al patrimonio del nucleo familiare. Per il periodo marzo 2024 – febbraio 2025, l’ISEE di riferimento è quello del 2024, basato sui redditi del 2022.
Chi ha aggiornato l’ISEE entro il 30 giugno 2025 potrà beneficiare del nuovo importo già con il pagamento di luglio, ricevendo eventualmente anche gli arretrati a partire da marzo. Al contrario, chi aggiorna l’ISEE dopo tale data avrà diritto al nuovo calcolo solo da luglio in poi, senza recupero dei mesi precedenti.
In assenza di un ISEE valido, l’INPS eroga comunque l’importo minimo previsto dalla normativa, ma non effettua ricalcoli automatici nel caso in cui l’ISEE venga successivamente aggiornato. Pertanto, per ottenere il massimo beneficio, è consigliabile procedere tempestivamente con l’aggiornamento del proprio indicatore economico.
Tra le novità più rilevanti introdotte nel corso del 2025 vi è il cosiddetto bonus mamme lavoratrici: si tratta di una somma una tantum di 480 euro, destinata alle lavoratrici (dipendenti o autonome, escluse le lavoratrici domestiche) con almeno due figli a carico e con un reddito complessivo non superiore a 40.000 euro annui.
L’erogazione di questo bonus è prevista per dicembre 2025, e avverrà solo su richiesta, tramite apposita domanda da presentare all’INPS. La misura punta a incentivare il lavoro femminile e a sostenere economicamente le famiglie numerose.