Se hai deciso di smettere di lavorare sai quanto percepiresti di pensione? Ecco tutti i dettagli e le curiosità che lasciano senza parole
Molto spesso alcuni soggetti preferiscono andare in pensione prima del previsto, decidendo di riposarsi e di vivere una vita tranquilla dopo anni e anni di lavoro e sacrificio. La domanda, però, che sorge spontanea è la seguente: ma quanto percepirei se andassi in pensione prima del previsto, quindi magari l’anno prossimo? Andiamo a vedere nel dettaglio tutti le curiosità relative a questo tema.
Andare in pensione è uno dei sogni di moltissimi dei nostri lettori che, dopo aver lavorato una vita, vogliono godersi una pausa con i proprio figli, nipoti, cari e magari facendo dei viaggi e rilassandosi un po’. Oggi, però, la situazione non è ancora ben definita soprattutto per i cambi che il Governo Meloni sta facendo negli ultimi tempi.
Quando si tratta di pensione, si potrebbe anche decidere di andare via dal lavoro anticipatamente, anche se questo comporta delle conseguenze economiche non indifferenti. Infatti, com cantava Jovanotti la pensione dovrebbe garantrti un senso di tranquillità e libertà ma non sempre è come crediamo.
Andiamo a vedere cosa succede se andassimo in pensione il prossimo anno: ecco tutti i dettagli e le curiosità che fanno la differenza.
Pensione anticipata, se ci vai nel 2026 ecco quanto percepisci
La pensione minima, in un conbtesto sociale ed economico come quello che stiamo vivendo ha un ruolo cruciale per permetterci una vita tranquilla e fuori dagli schemi. In attesa che il Governo lavori e abbia un ruolo cruciale sulle pensioni, sono tantissimi i lavoratori che non aspettano altro che questo momento.

Come spiegato sul sito del Ministero dell’Economia e delle Finanze: “Le pensioni di importo pari o inferiore al trattamento minimo saranno incrementate del 2,2% nel 2025 e dell’1,3% nel 2026. È necessario sottolineare che, senza questo intervento, gli importi dei prossimi due anni sarebbero risultati inferiori poiché l’adeguamento sarebbe stato parametrato all’andamento dell’inflazione, che quest’anno si è fortemente ridimensionata rispetto al passato. Aumenti anche per i pensionati in condizioni di disagio over 70 e per i titolari di assegno sociale”.
L’aumento aggiuntivo del 2,2%, inoltre, ha comportato un incremento da 614,77 euro a quota 616,67 euro. Questo aumento, di conseguenza, è divenuto oggetto di discussione.
Stando ad alcune stime, il tasso va tra l’1,6% e l’1,8%. L’importo della pensione minima nel 2026 dovrebbe essere ricompresa tra 621,02 euro e 622,25 euro.