Un incentivo di questo tipo potrebbe aumentare il rendimento complessivo a scadenza e favorire una maggiore sottoscrizione.
Poste Italiane ha introdotto un nuovo buono fruttifero postale che promette un rendimento complessivo del 12,5506%, con un investimento minimo di soli 50 euro.
Questa nuova emissione, denominata Buono 100 (serie TF904A250624), celebra i cento anni di storia dei BFP e rappresenta un’interessante opportunità per i piccoli risparmiatori che intendono investire con la garanzia dello Stato Italiano.
Caratteristiche principali del Buono 100 di Poste Italiane
Il Buono 100 si presenta in formato dematerializzato, facilitando la gestione e il rimborso anticipato, che può essere effettuato anche in modo parziale a partire da 50 euro e multipli. Questa caratteristica lo differenzia dai buoni cartacei, i quali prevedono solamente il riscatto totale. La durata è di quattro anni, periodo oggi molto comune per i buoni fruttiferi postali, e la sottoscrizione è possibile sia online che presso gli uffici postali.
Tra i punti di forza del prodotto spiccano l’assenza di spese di gestione, dalla sottoscrizione fino alla scadenza, e la tassazione agevolata: la ritenuta sugli interessi è pari al 12,50%, mentre i buoni sono esenti dall’imposta di successione. La tassa di bollo, dello 0,2% sul valore nominale, si applica solo nei casi previsti dalla normativa vigente.
La sottoscrizione è riservata a persone fisiche maggiorenni, anche in forma cointestata fino a quattro soggetti, che siano titolari di un libretto di risparmio postale intestato o cointestato con lo stesso nominativo dei buoni. È importante sottolineare che il rendimento elevato è riservato esclusivamente all’apporto di nuova liquidità effettuato tra il 20 giugno e il 4 settembre 2025, con un limite massimo pari al valore della nuova liquidità stessa.
Modalità di versamento e rendimento garantito
L’apporto di nuova liquidità può essere effettuato tramite accredito di stipendi o pensioni, bonifici bancari o versamenti di assegni. Trasferimenti di fondi da altri libretti o conti postali devono invece avvenire tramite girofondo per poter essere considerati ai fini della sottoscrizione del buono.

Il rendimento riconosciuto è fisso e costante: alla scadenza dei quattro anni, il titolo garantisce un tasso annuo lordo del 3,00%, corrispondente a un rendimento complessivo del 12,5506% lordo. Gli interessi vengono corrisposti unicamente a scadenza e non sono previsti pagamenti periodici durante la vita del buono.
Vantaggi e limiti del nuovo buono fruttifero
Tra i vantaggi del Buono 100 si evidenzia che il tasso nominale annuo a scadenza è il più alto tra tutti i BFP della stessa durata disponibili oggi sul mercato. Inoltre, i buoni fruttiferi postali non subiscono oscillazioni di prezzo nel corso della detenzione, a differenza dei titoli obbligazionari, garantendo così una maggiore stabilità dell’investimento.
Ulteriori punti di forza sono la totale assenza di costi di gestione e la possibilità di escludere il valore del buono dal calcolo dell’ISEE fino a un importo massimo di 50.000 euro per nucleo familiare.
Tra i limiti, invece, si segnala che il maggior tasso è applicato solo alla nuova liquidità e non agli importi già detenuti sul conto o libretto postale. Inoltre, la mancanza di cedole periodiche può rappresentare un ostacolo per chi cerca un flusso costante di reddito dall’investimento.
Infine, un suggerimento per future emissioni riguarda la possibile introduzione di un “premio fedeltà” finale, simile a quello previsto per alcuni titoli di Stato retail come i BTP Futura o BTP Italia.





