Cartelle esattoriali, non bisogna pagare se c’è un errore nella notifica: in cosa consiste esattamente e relativi casi. 

I debiti non sono mai piacevoli, lo si sa. Si tratta di un vero e proprio carico cui bisogna far fronte, ma non sempre si riesce a reggerlo. Molte volte, infatti, per cause indipendenti dalla propria volontà, si finisce per non riuscire a saldare il dovuto, ed è proprio lì che iniziano i problemi.

Soprattutto se si tratta di un debito col Fisco, è importante fare attenzione alle conseguenze. Generalmente, se non si salda il dovuto, si incorre in tutta una serie di sanzioni, che occorrono in maniera graduale. Ad esempio, si può incorrere in un fermo amministrativo, che di solito riguarda il proprio veicolo, con cui non si potrà circolare per un po’ di tempo, o meglio finché non si sarà versato il debito.

E ancora, se neanche così si risolve, si passerà al pignoramento dei beni del contribuente. Potrebbero essere pignorati conto corrente, beni vari, casa ecc. Dunque, è molto importante cercare di evitare di far debiti. Se ciò succede, una possibile soluzione è rateizzare.

Tuttavia, ci sono casi in cui potrebbe esserci un errore nella notifica della cartella e si finisce per non pagare.

Cartella esattoriale, se c’è questo errore potresti non dover pagare: come funziona

Come sappiamo, se lo Stato esige un credito dal contribuente, invia una cartella esattoriale. Quest’ultima deve arrivare al debitore tramite notifica.

Cartelle esattoriali, non devi pagare se c'è questo errore nella notifica
Cartelle esattoriali, non devi pagare se c’è questo errore nella notifica-diritto-lavoro.com

Ora, se il postino o l’agente che si occupa di notificare la cartella non trova il debitore in casa, ha luogo un procedimento chiamato rito degli irreperibili. In sostanza l’atto finisce al Comune e pubblicato sul suo albo. Questo fa come se la notifica fosse stata consegnata al debitore. Tuttavia, ciò ha valore solo nel caso in cui sia vero che hanno provato a cercarlo e non sono realmente riusciti a trovarlo.

La novità riguarda una sentenza della Corte di Cassazione del 4 giugno 2025, secondo cui se non esistono prove concrete che siano occorse ricerche per trovare il debitore, la notifica diventa nulla. Ovviamente, ciò significa che il debitore non deve versare nessuna somma per il debito a lui attribuito.

La notifica non vale se ti sei trasferito nello stesso Comune, perché non sei considerato irreperibile e neppure se sei assente in maniera temporanea. In quel caso, infatti, bisogna che lascino un avviso sulla porta dell’abitazione. E se non riescono a trovare il debitore, devono inviare una raccomandata in cui si avvisa che la cartella è in Comune.

Se ciò non viene eseguito e non ci sono prove che sia occorso, la notifica non ha alcun valore.