La previdenza non è un gioco: controllala, correggila, potenzialmente migliora la tua pensione… prima che sia troppo tardi

Controllare con regolarità la propria posizione contributiva rappresenta una strategia chiave per prevenire errori, ritardi o addirittura il rischio di perdere interi periodi di anzianità. Oggi spiegheremo perché monitorare attentamente i contributi maturati, in particolare all’INPS, è più importante che mai.

Controllare i contributi non è un vezzo: è una forma di tutela personale e sociale. In un periodo in cui le pensioni sono al centro di riforme e incertezze legate a inflazione o politiche future, ogni lavoratore – specialmente chi ha carriere aggrovigliate — farebbe bene a mettere al centro della propria agenda previdenziale una semplice attività: accedere all’estratto contributivo e verificarne la correttezza. Il costo? Zero. Il beneficio? Una pensione più sicura e una maggiore serenità nel domani.

Perché tenere d’occhio i contributi versati

Molti lavoratori cambiano spesso tipo di contratto — dal tempo indeterminato a lavori occasionali o collaborazioni atipiche — e ogni cambio espone al rischio che il datore di lavoro non trasferisca correttamente i dati contributivi. È essenziale, quindi, verificare che nel sistema INPS compaiano tutti i periodi di lavoro svolti, senza lacune. Se si riscontrano discrepanze, l’ente consente di modificare il proprio estratto conto, presentando prove a supporto, come buste paga o contratti, per certificarne la reale prestazione lavorativa.

Perché controllare posizione contributiva
Perché dovresti controllare con regolarità la tua posizione contributiva – (diritto-lavoro.com)

L’estratto conto non serve solo a correggere gli errori: rappresenta anche uno strumento strategico per ottimizzare la propria posizione previdenziale. Chi opera tenendo conto di questo documento può decidere di incrementare volontariamente i versamenti, ad esempio nel secondo pilastro previdenziale, calcolando l’impatto di un piccolo aumento nel montante finale. Come dimostra l’articolo, anche un lieve surplus di contribuzione portato avanti negli anni può tradursi in una somma significativa al momento della pensione.

Fino a pochi anni fa, ottenere l’estratto conto significava recarsi fisicamente agli sportelli INPS. Oggi, thanks alla digitalizzazione, basta accedere al portale online per consultare e scaricare la propria posizione contributiva in qualsiasi momento. Questo facilita un controllo più frequente — consigliato a chi ha lavori occasionali o prestazioni discontinue — e permette di agire tempestivamente in caso di anomalie .

Gig workers, stagionali, autonomi o dipendenti con più contratti nello stesso anno: tutti i lavoratori con percorsi professionali frammentati sono esposti al rischio di contributi persi o non registrati. Senza un controllo periodico, chiunque rischia di scoprire lacune contributive solo al momento della pensione, quando diventa troppo tardi per rimediare. L’articolo ammonisce che il pensionato medio può trovarsi con un assegno notevolmente ridotto o, peggio, con l’assegno sociale come unica opzione, se l’estratto conto presenta criticità .