Pensione anticipata, puoi lasciare il lavoro a 61 o 64 anni: ecco i requisiti necessari da considerare, tutti i dettagli e le curiosità
Uno dei temi caldi di questo periodo storico è proprio quello delle pensioni che rientrano, come si è già visto spesso, tra i punti di forza da esaminare se si vuole giungere ad una conclusione del percorso lavorativo. Nel corso del nostro articolo, andiamo ad analizzare come fare ad andare in pensione anticipata e quali sono i requisiti per poterlo fare.
Pianificare la propria pensione è un atto davvero dovuto dopo anni di sacrificio, dedizione e tanta forza ed è proprio per questo si cerca un moto per andare in pensione anticipata, anche se questo non è sempre possibile.
Inoltre, il Ministero del Lavoro si è messo al lavoro per cercare una soluzione per queste categorie che potrebbero andare in pensione anticipata prima del tempo stabilito dalla legge. Per molto tempo si è sentito parlare di “quota” che sta ad indicare una combinazione tra età anagrafica e contributi, la cui somma consente di raggiungere il requisito pensionistico.
Andiamo a vedere di che si tratta nel corso del prossimo paragrafo: tutti i dettagli e le curiosità della vicenda.
Pensione anticipata ecco quali sono i requisiti da rispettare
Tra le proposte messe sul tavolo del Governo nel quadro della riforma delle pensioni sono quota 89 e quota 96. Quando sentiamo parlare di pensione di quota 89 , si fa riferimento a coloro che hanno maturato maturato 5 anni di versamenti in più rispetto al limite dei 20 anni, utile alla generalità dei lavoratori.

Mentre quota 96, invece, è un tipo di pensione rivolta a coloro i quali svolgono mansioni usuranti, hanno compiuto 61 anni di età e hanno almeno 35 anni di contributi. Con il decreto legislativo n. 67 del 2011, il legislatore ha previsto una pensione anticipata per i lavoratori pubblici o privati che svolgono attività lavorative particolarmente faticose.
Per queste si intende:
- impegnati in mansioni particolarmente usuranti;
- notturni a turni e/o per l’intero anno;
- addetti alla cosiddetta “linea catena”;
- conducenti di veicoli, di capienza complessiva non inferiore a nove posti
Per mansioni usuranti, invece, si intende:
- “lavori in galleria, cava o miniera”
- lavori nelle cave
- “lavori in cassoni ad aria compressa”
- “lavorazione del vetro cavo”
- “lavori di asportazione dell’amianto”.
L’età minima, al momento, dovrebbe partire da almeno 62 anni, rimuovendo contestualmente misure transitorie come la quota 103 e si potrà accedere alla pensione con:
- a 63 anni con 33 anni di contributi;
- a 65 anni, con 31 anni di contributi;
- a 62 anni con 34 anni di contributi;