Se soffri troppo il caldo al lavoro, questa è la soluzione che ti permette di guadagnare lo stesso: di che si tratta, tutti i dettagli
Il caldo comincia a farsi sentire e diventa sempre più afoso, fastidioso e asfissiante per moltissimi lavoratori che devono recarsi presso l’ufficio o, ancora, devono lavorare all’esterno. Non tutti lo sanno, ma la legge ti permette di rimanere a casa e guadagnare lo stesso dalla tua postazione più comoda della casa: andiamo a vedere di che si tratta, tutti i dettagli e le curiosità che possono fare la differenza.
Ogni giorno pensa di percorrere molti km prima di arrivare a lavora o, peggio ancora, hai bisogno di riposarti ogni 10 minuti se effetti un lavoro di edilizia proprio per il troppo caldo che non ti permette di lavorare nel miglior modo in cui sei effettivamente abituato.
Oggi, però, vi è una soluzione a cui non tutti ne sono a conoscenza; andiamo a vedere insieme i dettagli nel corso del prossimo paragrafo. E’ possibile non perdere la retribuzione anche se non puoi effettivamente andare a lavoro.
Lavoro e caldo, ecco come ovviare al problema: cosa dice la legge
L’ondata di calore che sta effettivamente interessando il nostro Bel Paese non è certamente un buon punto a favore di tantissimi lavoratori e, per questo, il Ministero della Salute ha riconosciuto che, il caldo potrebbe essere causa di incidenti dovuti ad affaticamento, mancanza di concentrazione, scarsa capacità decisionale e altri fattori.

L’esposizione si presenta parecchio elevata nelle giornate in cui si registra un grandissimo aumento di umidità, che concorre significativamente “a determinare una temperatura “percepita” superiore a quella reale”.
Proprio per questo ci sono settori maggiormente interessati a questa problematica che sono coloro che svolgono un intenso lavoro fisico all’aperto, con esposizione diretta alla luce solare e al calore in settori come l’agricoltura, la silvicoltura, la pesca, l’edilizia, l’estrazione mineraria, i trasporti e la manutenzione.
E non solo: a questi vi sono anche i luoghi di lavoro al chiuso come panificazione industriale, macellazione, cartiere. Per questo motivo, la legge tutela questi lavoratori con l’articolo 2087 del codice civile e al Testo unico sulla sicurezza sul lavoro, di cui D. Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 che fornisce un quadro più preciso sulla sicurezza dei lavoratori.
Secondo la legge: “è prevista la possibilità per le aziende, nel caso di temperatura elevata registrata dai bollettini meteo o “percepita” in ragione della particolare tipologia di lavorazioni in atto, di richiedere la Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria (CIGO), indicando la causale “eventi meteo”, come spiega Brocardi.
Bisogna rispettare alcuni parametri:
- la tipologia di attività svolta
- le condizioni nelle quali si trovano a operare i lavoratori
- le documentazioni o le pubblicazioni su dati relativi agli indici di calore da parte dei vari dipartimenti meteoclimatici o della protezione.