L’attenzione all’ISEE e alle relative scadenze rappresenta quindi un passaggio obbligato per chi beneficia dell’Assegno Unico Universale.

Con l’arrivo dell’estate, non sono solo le temperature a salire, ma anche l’attenzione delle famiglie italiane verso scadenze fiscali cruciali.

Tra queste, spicca il termine per l’aggiornamento dell’ISEE necessario per continuare a ricevere correttamente l’Assegno Unico Universale, sostegno economico mensile dedicato ai nuclei familiari con figli a carico.

Cos’è l’Assegno Unico Universale e chi può beneficiarne

L’Assegno Unico INPS rappresenta un supporto economico mensile erogato dall’INPS alle famiglie con figli a carico fino a 21 anni e a quelle con figli disabili senza limiti di età. L’importo dell’assegno varia in base alla condizione economica della famiglia, che viene calcolata tramite l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE).

È quindi indispensabile mantenere l’ISEE aggiornato ogni anno per assicurarsi di ottenere la cifra effettivamente spettante.

Importanza dell’aggiornamento dell’ISEE entro il 30 giugno 2025

Il termine del 30 giugno 2025 è una data spartiacque per tutti coloro che intendono continuare a percepire l’Assegno Unico in misura piena. Chi non aggiornerà l’ISEE entro questa scadenza si vedrà riconosciuto solo l’importo minimo previsto:

arriva sostegno economico per famiglie
Cosa devi sapere – diritto-lavoro.com
  • €57,50 al mese per ogni figlio minorenne
  • €28,70 al mese per figli tra i 18 e i 21 anni

Inoltre, non saranno riconosciuti gli arretrati a partire da marzo 2025, che sono invece erogati solo se l’ISEE è aggiornato entro il termine stabilito. Il pagamento minimo viene corrisposto in assenza di un ISEE valido, ma non è retroattivo: chi aggiorna l’indicatore dopo il 30 giugno non potrà recuperare le somme maggiorate relative ai mesi precedenti.

Come procedere all’aggiornamento dell’ISEE

L’aggiornamento dell’ISEE può essere effettuato tramite diversi canali, offrendo flessibilità alle famiglie:

  • Online, accedendo al portale ufficiale dell’INPS, utilizzando uno dei seguenti sistemi di identificazione:
  • SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale)
  • Carta d’Identità Elettronica (CIE)
  • Carta Nazionale dei Servizi (CNS)
  • Presso un CAF o un Patronato, che offrono assistenza gratuita per la compilazione e l’invio della documentazione necessaria.

Si raccomanda di procedere con l’aggiornamento in anticipo rispetto alla scadenza per evitare eventuali disguidi tecnici o ritardi dell’ultimo minuto, che potrebbero compromettere il diritto a percepire l’assegno in misura piena.

Il rispetto di questa scadenza è fondamentale per garantire un sostegno economico adeguato alle famiglie, soprattutto in un contesto economico complesso come quello attuale. Non resta quindi che informarsi in modo più approfondito per attivarsi nel modo più appropriato a seconda delle esigensze familiari.