Se aumentano le temperature puoi rifiutarti di lavorare solo se conosci queste regole: ecco i dettagli e le curiosità

L’estate è quasi arrivata e il caldo comincia a farsi sentire, ma non tutti sanno che alcuni lavoratori se si trovano in una condizione di caldo afoso che non gli permette di lavorare possono usufruire di un beneficio di cui non ne sono a conoscenza, almeno al momento. Proprio per questo, abbiamo deciso di approfondire il tutto in questo articolo: ecco i dettagli e le curiosità della vicenda.

L’ondata di caldo comincia a farsi sentire e non permette di essere remunerativi abbastanza poiché si soffre l’aria afosa, le temperature elevate e tutto ciò che compromette la nostra stabilità mentale e fisica soprattutto.

Proprio per questo, alcuni lavoratori sono esonerati dalla loro attività come deciso dalla Legge e dal Governo ed è per questo che abbiamo deciso di parlare e approfondire il discorso nel corso del prossimo paragrafo.

Andiamo a vedere di cosa si tratta, cosa dice la legge e quali sono i dettagli e le curiosità della vicenda.

Puoi non lavorare se fa estremamente caldo: ecco cosa dice la legge

Se sei un lavoratore che sei spesso esposto al sole, soprattutto nelle ore calde della giornata, puoi non lavorare proprio per evitare che ti colpiscano delle conseguenze gravi di salute. Quest’anno, grazie alla decisione della Regione Lazio, alcuni di essi possono lavorare.

Aumentano le temperature ma attenzione: i dettagli
Aumentano le temperature ma attenzione: i dettagli- diritto-lavoro.com

Come ha spiegato l’ordinanza del presidente regionale Francesco Rocca , si evita per evitare che accada nuovamente quello che è accaduto al bracciante Naceur, ridotto alle condizioni di schiavitù sotto il caldo afoso.

Secondo quanto stabilito dall’ordinanza, alcuni lavoratori non dovranno lavorare dalle 12:30 alle 16:00, nei giorni ad alto rischio. Quando il livello di rischio è segnato come alto si applica il divieto su tutta la Regione, limitatamente ai lavoratori:

  • del settore agricolo e florovivaistico;
  • nei cantieri edili e affini;
  • nelle cave e nelle pertinenze esterne.

Ci sono, però, alcuni lavoratori cui non è possibile applicare questo divieto precauzionale, sia per la possibilità di adottare degli strumenti per arginare il caldo, proprio nei seguenti interventi:

  • pubblica utilità;
  • protezione civile;
  • salvaguardia della pubblica utilità.

Il datore di lavoro, deve quindi intervenire per salvaguardare i lavoratori, per esempio prevedendo più pause in luoghi freschi, modificando l’orario di lavoro. Se questo non è possibile, bisogna incrementare lo smart working o aumentare la turnazione. La predisposizione di un abbigliamento adeguato vale quando sono previste le divise.