L’adozione di misure più flessibili e lungimiranti potrebbe restituire dignità e opportunità a molti contribuenti in difficoltà.

Nel complesso panorama del sistema fiscale italiano, una nuova sanatoria fiscale si profila all’orizzonte, destinata a cambiare le sorti di numerosi contribuenti. A partire dal 1° gennaio 2026, sarà possibile cancellare le cartelle esattoriali considerate inesigibili, un’iniziativa che ha suscitato grande interesse e dibattito.

Attualmente, oltre 1.272 miliardi di euro sono pendenti nel “magazzino” del Fisco, di cui 537 miliardi sono già stati classificati come irrecuperabili. Questo perché molti debitori sono deceduti, nullatenenti o incapaci di saldare i propri debiti.

Cartella esattoriale e rateizzazione

La cartella esattoriale è il documento con cui l’Agenzia delle Entrate – Riscossione (AdER) richiede il pagamento di somme dovute da privati cittadini o aziende. Quando il debitore non riesce a pagare, può richiedere una rateizzazione, ma questa soluzione non sempre risolve i problemi di insolvenza.

In questo contesto, il condono tombale ha guadagnato attenzione, poiché mira a cancellare definitivamente i debiti ritenuti irrimediabilmente persi, concentrandosi principalmente sulle posizioni debitorie risalenti agli anni tra il 2000 e il 2010.

Riforma della riscossione

La riforma, avviata con il D. Lgs. del 24 marzo 2025, n. 33, prevede un nuovo Testo unico della riscossione che, dal 1° gennaio 2026, applicherà l’articolo 211, intitolato “Discarico automatico o anticipato”.

Non pagare le cartelle esattoriali, il Fisco cancella i debiti
I dettagli da conoscere – diritto-lavoro.com

Questa norma stabilisce che le cartelle esattoriali affidate all’agente di riscossione saranno automaticamente discaricate in determinate circostanze, come nel caso di fallimento del debitore o assenza di beni da pignorare. Un aspetto cruciale è la possibilità di un discarico anticipato delle cartelle, anche prima che siano trascorsi i cinque anni normalmente previsti per la prescrizione dei debiti.

Beneficiari della sanatoria

Ma chi potrà beneficiare di questa sanatoria? In generale, le persone fisiche e giuridiche con debiti non recuperabili a causa di situazioni economiche precarie, come la mancanza di beni o l’incapacità di saldare i debiti, trarranno vantaggio da questa misura. Le aziende in difficoltà, colpite da un carico di debiti insostenibile, potrebbero vedere una boccata d’ossigeno, consentendo loro di ripartire senza il peso di crediti esigibili che non possono onorare.

L’implementazione di questa riforma rappresenta un passo significativo verso la ristrutturazione del sistema fiscale italiano, mirando a liberare risorse e energie per il recupero di crediti effettivamente esigibili. In caso di dubbi o necessità di ulteriore approfondimenti il consiglio è sempre quello di rivolgersi a professionisti per chiedere un consulto più personale e dettagliato. Sempre meglio infatti non muoversi in modo affrettato.