Bollette della luce, scattano i rimborsi di Enel Energia per oltre 40.000 utenti dopo l’accordo con l’Antitrust.
Una buona notizia per migliaia di consumatori: oltre 40.000 clienti di Enel Energia riceveranno un rimborso per aumenti in bolletta applicati senza adeguata trasparenza. È il risultato di una indagine dell’Antitrust che ha evidenziato criticità nella comunicazione delle modifiche contrattuali da parte della società energetica.
L’accordo siglato tra Enel e l’Autorità mette fine a una controversia nata in seguito alle numerose segnalazioni inviate da utenti che si sono visti recapitare fatture molto più salate rispetto alle condizioni inizialmente pattuite.
Cosa è successo?
Tutto nasce da una pratica ben nota nel mercato libero dell’energia: offerte iniziali con tariffe bloccate seguite, alla scedenza del contratto, da modifiche unilaterali che spesso comportano aumenti anche significativi. Fin qui nulla di illecito, ma il problema sorge quando la comunicazione ai clienti risulta vaga, poco chiara o addirittura assente.
Secondo l’AGCM, Enele Energia avrebbe introdotto modifiche ai contratti nel bienni 2022-2023 senza fornire informazioni dettagliate sui cambi tariffari. In particolare le comunicazioni inviate via email o posta non sarebbero state sufficientemente esplicite, tanto da impedire a molti clienti di capire che stava per scattare un aumento.

Di conseguenza, i clienti non hanno potuto esercitare in tempo utile il diritto di recesso, finendo per pagare bollette più alte senza aver prestato consenso consapevole.
L’intesa Enel e Antitrust
A seguito dell’istruttoria condotta, l’Enel ha accettato un accordo con l’Autorità Garante che prevede un piano di risacimento per 40.000 utenti coinvolti, per un ammontare complessivo di 5 milioni di euro. Un gesto riparatore ma anche una mossa oculata per chiudere velocemente al vicenda evitando danni reputazionali e ulteriori sanzioni.
Va detto però che i rimborsi non saranno automatici. Ogni cliente dovrà attivarsi personalmente per ottenere l’indennizzo. In concreto, chi ritiene di aver subito un danno dovrà inviare una richiesta scritta all’Enel tramite PEC o raccomandata oppure farsi assitere da una associazione di tutela ai consumatori.
Come ottenere il rimborso
Per ottenere il rimborso è in primo luogo fondamentale recuperare la documentazione relativa la proprio contratto e le bollette interessate dagli aumenti. Occorre poi presentare una istanza di reclamo a Enel Energia descrivendo il problema e chiedendo il rimborso. Se l’azienda non risponde entro 40 giorni il paso successivo è rivolgersi all’ARERA (Autorità per l’Energia) avviando la procedura di conciliazione paritetica.
Questo caso Enel va senz’altro preso come un esempio in futuro dalle altre aziende energetiche,che dovranno prestare maggiore attenzione alla trasparenza nei rapporti con i clienti.