Il 2025 segna un cambiamento significativo per chi acquista o possiede una prima casa. Ecco tutte le novità che dobbiamo conoscere
La Cassazione ha confermato la doppia esenzione Imu per coppie. Agevolazioni sull’acquisto della prima casa rimangono valide, ma con requisiti più severi. Il Fondo di garanzia per mutui è prorogato fino al 2027, con vantaggi per giovani e nuclei familiari. Infine, il bonus ristrutturazioni subisce modifiche, con detrazioni ridotte e nuove condizioni.
Il 2025 si presenta come un anno ricco di novità per chi possiede o è intenzionato ad acquistare una prima casa in Italia. Tra le più significative innovazioni ci sono le recenti sentenze della Corte di Cassazione riguardanti l’IMU e le nuove misure fiscali introdotte dalla Legge di Bilancio. Questo articolo si propone di esplorare in dettaglio questi cambiamenti, con un focus particolare sulle agevolazioni per le coppie sposate o unite civilmente che, pur vivendo in abitazioni distinte, possono beneficiare di esenzioni fiscali.
Doppia esenzione IMU: la sentenza della Cassazione
La Corte di Cassazione ha messo fine a una lunga serie di interpretazioni e incertezze riguardanti l’esenzione dall’IMU per le coppie coniugate. Ora, è ufficiale: anche i coniugi che risiedono in immobili distinti possono entrambi godere dell’esenzione dall’IMU sulla loro prima casa. Questa decisione si applica anche nel caso in cui le abitazioni si trovino nello stesso Comune. La Cassazione ha evidenziato che la separazione fisica per motivi personali non implica necessariamente la fine del legame affettivo tra i coniugi. Ciò rappresenta un’importante vittoria per molte coppie che, pur vivendo in situazioni diverse, desiderano tutelare il proprio patrimonio e ridurre il carico fiscale.

Il 2025 conferma anche significative agevolazioni per chi decide di acquistare la propria prima casa. Gli acquirenti possono continuare a beneficiare di un’imposta di registro ridotta al 2% sul valore catastale dell’immobile, rispetto al 9% previsto per le compravendite ordinarie. Inoltre, le imposte ipotecarie e catastali sono fissate a un importo di soli 50 euro, mentre l’IVA per gli acquisti da imprese soggette a IVA è ridotta al 4%. Anche le pertinenze, come box auto e cantine, possono godere di agevolazioni fiscali se acquistate separatamente.
Con l’introduzione di queste agevolazioni, ci sono però anche nuovi requisiti che devono essere rispettati per non perdere i benefici fiscali. Ad esempio, se si possiede già una prima casa nello stesso Comune, è obbligatorio vendere l’immobile esistente prima di procedere all’acquisto di una nuova abitazione. Il termine per effettuare questa vendita è stato esteso da 12 a 24 mesi, permettendo così maggiore flessibilità per i contribuenti.
Un’altra importante novità riguarda il Fondo di garanzia “prima casa”, il quale è stato prorogato fino alla fine del 2027, con un raddoppio delle risorse disponibili. Questo fondo garantisce fino all’80% del valore dell’immobile (fino a un massimo di 250.000 euro) e si rivolge a diverse categorie di acquirenti, tra cui i giovani sotto i 36 anni, coppie sposate o conviventi da almeno due anni, nuclei monogenitoriali con figli, locatari di alloggi popolari e famiglie numerose con almeno tre figli.
Infine, un aspetto da non sottovalutare è il bonus ristrutturazioni, che nel 2025 subisce delle modifiche. La detrazione Irpef scende al 50% e si applica esclusivamente alla prima casa, mentre per gli immobili secondari la detrazione si riduce al 36%. Inoltre, il tetto massimo di spesa per beneficiare di questa detrazione è fissato a 96.000 euro. A partire dal 2026, la percentuale di detrazione calerà ulteriormente, richiedendo ai contribuenti di pianificare attentamente le proprie spese.