L’Agenzia delle Entrate può effettuare sopralluoghi per verificare la rendita catastale non aggiornata dopo lavori
Negli ultimi anni, il Superbonus 110% ha rappresentato una delle misure più significative per incentivare l’efficienza energetica e la riqualificazione edilizia in Italia. Tuttavia, con le opportunità offerte da questo bonus, emergono anche responsabilità e obblighi per i contribuenti. Uno di questi è l’aggiornamento della rendita catastale dell’immobile dopo aver usufruito di interventi di ristrutturazione.
In questo contesto, l’Agenzia delle Entrate ha la facoltà di effettuare sopralluoghi a casa per verificare la situazione catastale e il corretto adempimento delle normative fiscali.
Obbligo di aggiornamento della rendita catastale
La Legge di Bilancio 2024, al fine di garantire la corretta applicazione delle agevolazioni fiscali, ha introdotto disposizioni specifiche per chi ha beneficiato del Superbonus 110%. In particolare, ai commi 86 e 87, si stabilisce che i contribuenti sono obbligati ad aggiornare i dati catastali entro un certo termine. Questa norma si basa sull’ipotesi che gli interventi effettuati con il Superbonus comportino un incremento del valore dell’immobile di almeno il 15%.

Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha annunciato l’invio di lettere di compliance per sollecitare coloro che, dopo aver usufruito delle agevolazioni, non hanno provveduto a tale aggiornamento. È importante notare che il Testo Unico dell’Edilizia stabilisce già che, al termine dei lavori, l’aggiornamento della rendita catastale debba avvenire entro 30 giorni. Quindi, la questione non è solo una formalità burocratica, ma un obbligo giuridico da rispettare.
Le lettere di compliance inviate dall’Agenzia delle Entrate dal gennaio 2025 hanno come obiettivo quello di informare i contribuenti riguardo alla necessità di verificare se gli interventi realizzati abbiano comportato modifiche sostanziali che richiedono l’adeguamento della rendita catastale. In tali comunicazioni, viene suggerito di consultare un tecnico specializzato per valutare le eventuali variazioni.
Qualora il contribuente ritenga che non ci sia stata alcuna variazione della rendita catastale, è tenuto a fornire documentazione comprovante la sua posizione. Questa documentazione deve essere inviata attraverso il servizio “Consegna documenti e istanze” disponibile nell’area “Compliance Catasto” del sito dell’Agenzia delle Entrate. In mancanza di tale prova, l’obbligo di aggiornare la rendita resta in vigore.
Se il contribuente non provvede all’aggiornamento della rendita catastale entro 90 giorni dalla ricezione della lettera di compliance, l’Agenzia delle Entrate può disporre sopralluoghi per effettuare verifiche dirette. Queste ispezioni sono considerate un’azione “eccezionale” e vengono attivate solo in caso di comportamenti particolarmente gravosi da parte del contribuente, come il mancato adempimento delle richieste di compliance.
Durante il sopralluogo, l’Agenzia delle Entrate ha la facoltà di attribuire d’ufficio una nuova rendita catastale. È importante sottolineare che tutti i costi associati a tali attività ispettive ricadono sul contribuente. Questo implica che il contribuente potrebbe trovarsi a dover affrontare spese impreviste per il sopralluogo, oltre alle eventuali sanzioni per il mancato aggiornamento.
Il sistema di compliance introdotto dall’Agenzia delle Entrate è un tentativo di promuovere la trasparenza e la correttezza nel settore edilizio. La collaborazione dei contribuenti è essenziale per evitare problematiche future. Infatti, il controllo della rendita catastale è fondamentale non solo per garantire il rispetto delle leggi fiscali, ma anche per assicurare che il valore degli immobili sia riflesso in modo accurato nei registri ufficiali.
La mancata collaborazione può comportare non solo sanzioni economiche, ma anche un aggravamento della situazione fiscale del contribuente. È quindi nell’interesse di chi ha usufruito del Superbonus garantire che tutti gli adempimenti siano eseguiti correttamente e tempestivamente.