Quando arriva il rimborso del 730 del 2025? La liquidazione? I rimborsi saranno erogati in cinque finestre temporali differenti
La stagione della dichiarazione dei redditi è un momento cruciale per molti italiani, e il 2025 non fa eccezione. Con l’approssimarsi della scadenza per la presentazione del modello 730, molti contribuenti iniziano a chiedersi quando potranno ricevere i loro rimborsi fiscali. È importante sapere che il calendario per i rimborsi del 730 può variare notevolmente in base a diverse condizioni, tra cui la presenza o meno di un sostituto d’imposta e la data di invio della dichiarazione.
Nel 2025, i contribuenti hanno la possibilità di presentare il modello 730 fino al 30 settembre. Tuttavia, coloro che hanno già inviato la loro dichiarazione nei termini stabiliti stanno ora aspettando il rimborso, che, come vedremo, può arrivare in periodi diversi a seconda delle tempistiche di presentazione. Per i contribuenti, in particolare lavoratori dipendenti e pensionati, conoscere queste scadenze è fondamentale per pianificare le proprie finanze.
Le tempistiche del rimborso
I lavoratori dipendenti che presentano il modello 730 entro il 31 maggio 2025 sono i primi a ricevere il rimborso. In questi casi, il pagamento è generalmente accreditato direttamente nella busta paga di luglio. Questo significa che gli utenti che rispettano questa scadenza possono pianificare di ricevere il loro rimborso in tempo utile per le spese estive.

Successivamente, per le dichiarazioni presentate entro il 20 giugno, i rimborsi sono solitamente liquidati nella busta paga di agosto. Per i pensionati che inviano la dichiarazione in questo periodo, il rimborso viene accreditato all’inizio di settembre. Questo sistema di pagamento è stato progettato per assicurare che i contribuenti ricevano il loro denaro in modo tempestivo, riducendo l’ansia legata all’attesa del rimborso.
Le finestre di pagamento continuano a seguire un calendario preciso. Coloro che presentano la dichiarazione entro il 15 luglio 2025 riceveranno il rimborso nella busta paga di settembre. Questo è particolarmente rilevante per chi ha spese programmate nei mesi autunnali, poiché possono contare su questi fondi per coprire le uscite.
Per chi invia la dichiarazione entro il 31 agosto, i rimborsi arriveranno con la busta paga di ottobre o, per i pensionati, con la pensione di novembre. Infine, coloro che optano per l’ultima chiamata e presentano il 730 entro il 30 settembre si troveranno a dover attendere fino a novembre o dicembre per ricevere il rimborso. In questi casi, il prospetto di liquidazione viene inviato solo entro la fine di ottobre, il che può causare un’attesa prolungata rispetto agli altri contribuenti.
Un aspetto cruciale da considerare è il trattamento dei rimborsi per i contribuenti senza sostituto d’imposta. Questi individui, che potrebbero essere liberi professionisti o lavoratori autonomi, devono affrontare tempi di attesa significativamente più lunghi. Infatti, per rimborsi fino a 1.000 euro, il pagamento non viene effettuato prima della fine dell’anno. Se il rimborso supera questa soglia, ma rimane sotto i 4.000 euro, il contribuente potrebbe dover attendere fino a marzo 2026 per ricevere il pagamento.
Questa differenza di trattamento può influenzare notevolmente la pianificazione finanziaria di un contribuente, rendendo essenziale per coloro che non hanno un sostituto d’imposta una gestione oculata delle proprie finanze.
Per rimanere aggiornati sullo stato del proprio rimborso, i contribuenti possono utilizzare il servizio online dell’Agenzia delle Entrate. Attraverso il portale, è possibile accedere a informazioni dettagliate sullo stato della propria dichiarazione e sul rimborso previsto. Questo strumento è particolarmente utile per chi desidera avere un quadro chiaro e aggiornato della propria situazione fiscale.
In aggiunta, è bene ricordare che i contribuenti possono contare su un servizio di assistenza telefonica e sportelli fisici, dove possono ricevere supporto e chiarimenti riguardo alle tempistiche e alle modalità di pagamento.