Bonus Donne, informarsi è la cosa migliore perché questo sostegno cambia in base alla zona in cui si vive: tutti i dettagli a riguardo.
Il Bonus Donne è rivolto ai datori di lavoro privati, e consiste in un esonero contributivo pari al 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro fino a un massimo di 8.000 euro annui per ogni lavoratrice assunta.
Si tratta di una misura pensata per favorire l’inserimento e la stabilizzazione delle donne nel mercato del lavoro, in particolare di quelle persone in condizioni di svantaggio. Attenzione, però; non basta essere semplicemente una donna per farne uso e cambia in base alla regione in cui ci si trova in quel preciso momento.
All’interno di questo articolo cercheremo di capire allora come funziona effettivamente questo incentivo, i requisiti che deve avere una donna per godere di questo sostegno, a quanto ammonta e anche le variazioni regionali legate al contributo.
Bonus Donne 2025, varia da regione a regione: come funziona davvero
Il Ministero del lavoro e quello dell’economia hanno firmato il decreto attuativo per il Bonus Donne 2025, incentivo valido per due anni e che può arrivare fino a 650 euro mensili ad assunzione: per quest’anno, sono previsti 121,7 milioni di euro. Nelle regioni Zes, ovvero nelle zone economiche speciali per il sud, verranno seguite disposizioni diverse rispetto al resto del Paese: parliamo di Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Il bonus prevede criteri specifici per il sud Italia, dove vi è ancora un livello di occupazione femminile molto basso.

Ma come fare ad ottenere il bonus? Come scritto ad inizio articolo, non è sufficiente essere una donna. Bisogna dimostrare che l’assunzione di una lavoratrice abbia generato un aumento effettivo del numero di lavoratori rispetto alla media dell’anno precedente. Esclusi dal bonus i contratti di lavoro domestico. L’agevolazione non è neanche cumulabile con altri esoneri contributivi, bensì è compatibile con la deduzione extra dall’Ires dei costi sostenuti per una nuova assunzione.
A livello nazionale la soluzione è rivolta alle donne disoccupate da 24 mesi, mentre al sud viene fissata a 6 mesi (e la misura è limitata alle donne residenti in una delle regioni della zona economica speciale). Il bonus sarà inoltre applicato, nel resto d’Italia, sulle assunzioni che vanno dal 1° settembre 2024 al 31 dicembre 2025. Nel sud Italia, invece, dal 31 gennaio 2025 in poi. Per quanto riguarda il limite fino a 650 € al mese, invece, rimane invariato in tutto il Paese.