Cosa c’è da sapere sui pagamenti legati all’Assegno Unico e a quello di Inclusione, con entrambi che potrebbero slittare a maggio.
Due degli interventi di sostegno più comodi e importanti in assoluto sono i seguenti:
- Assegno di Inclusione (ADI);
- Assegno Unico Universale.
L’Assegno di Inclusione, noto anche come reddito di inclusione, è una misura di sostegno al reddito per coloro che sono in difficoltà economiche, che viene erogata dal 1° gennaio 2024 in sostituzione al Reddito di Cittadinanza. Per quanto riguarda l’Assegno Unico Universale, è una misura di sostegno economico per le famiglie con figli a carico.
Per il 2025, l’ISEE è determinante nel calcolo dell’importo dell’assegno, assicurando equità e proporzionalità nell’erogazione. Quest’ultimo è un contributo economico mensile erogato dall’INPS alle famiglie con figli fino a a 21 anni, figli con disabilità, senza limiti di età e donne in gravidanza a partire dal settimo mese per i nuovi nati.
Peraltro, riguardo ai figli fino ai 21 anni, ne hanno diritto in base a certe condizioni (se studiano o se svolgono un tirocinio). Vi parliamo di questi importanti sostegni economici non soltanto per una questione informativa, ma anche per quanto riguarda i pagamenti che potrebbero slittare a maggio 2025: scopriamo di più a riguardo.
Assegno di Inclusione e Assegno Unico: tutto sui pagamenti dei sostegni
Per quanto riguarda l’Assegno Unico Universale per figli a carico è destinato alle famiglie con figli fino ai 21 anni. Nel mese di maggio 2025, è previsto che le date di pagamento saranno le seguenti; dal 20 maggio per chi riceve già l’assegno mensilmente e a fine mese per chi ha inviato la domanda recentemente o ha subito variazioni nei dati.

Per quanto riguarda invece l’Assegno di Inclusione, che ricordiamo ha sostituito il Reddito di Cittadinanza ed è riservato a nuclei familiari con ISEE sotto i 10.140 euro, il 15 maggio è previsto il primo pagamento o le mensilità arretrate. Il 27, invece, per chi già in precedenza percepiva l’assegno.
Il pagamento avviene dal mese successivo alla firma del PAD, che è il Patto di Attivazione Digitale, ovviamente nel caso in cui ogni singolo requisito venga soddisfatto. L’importo viene accredito sulla Carta di Inclusione di Poste Italiane e può durare fino a 18 mesi (rinnovabili). La cosa giusta da fare è quella di richiedere l’ISEE aggiornato e fare domanda per l’ADI direttamente sul sito INPS con SPID, CNS o CIE.