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Hai diritto a uno sconto fino al 60% sulla TARI se il servizio di raccolta dei rifiuti sotto casa è gravemente carente o inesistente.

La TARI, ovvero la Tassa sui Rifiuti, è uno di quei balzelli che, volenti o nolenti, tocca pagare ogni anno. Serve a coprire i costi del servizio comunale di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani.

Introdotta con la Legge di Stabilità del 2014 (legge n. 147/2013), questa tassa spesso viene percepita dai cittadini come ingiusta, soprattutto quando il servizio non è all’altezza di ciò che viene promesso. E, diciamolo chiaramente, in certe zone d’Italia la raccolta dei rifiuti funziona a singhiozzo o, peggio, non funziona affatto.

Come ricevere lo sconto TARI per disservizi

In questi casi c’è una possibilità concreta di vedersi riconosciuta una riduzione consistente sull’importo da pagare. La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 9916 del 2023, ha chiarito un principio fondamentale: se la raccolta dei rifiuti è gravemente carente o addirittura inesistente, il cittadino ha diritto a uno sconto sulla TARI che può arrivare fino al 60%. Attenzione però, perché ottenere questa agevolazione non è automatico. Serve dimostrare in modo preciso e documentato che il servizio non è stato erogato secondo quanto previsto dalla legge e dai regolamenti comunali.

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TARI sconto 60%
Quando non raccolgono i rifiuti devono farti lo sconto sulla TARI (diritto-lavoro.com)

Infatti, è proprio il contribuente che deve farsi carico di dimostrare il disservizio. Non basta lamentarsi o dire che i rifiuti non vengono raccolti: servono prove. Parliamo di fotografie che mostrano cumuli di immondizia lasciati per giorni sotto casa, di segnalazioni ufficiali inviate al Comune o all’ente gestore, magari corredate da protocolli o risposte ricevute. Anche testimonianze scritte di altri residenti o documenti che attestano l’assenza del servizio possono essere utili. Insomma, più materiale si riesce a produrre, meglio è.

Una volta raccolte tutte le prove, bisogna presentare formale richiesta al Comune di residenza, chiedendo l’applicazione della riduzione della TARI per disservizio. A quel punto, spetterà all’amministrazione valutare il caso e decidere se accogliere l’istanza. In caso di diniego, ci si può sempre rivolgere alle vie legali, ma è chiaro che serve una base solida per sperare in un esito favorevole.

Senza ombra di dubbio, si tratta di un diritto importante, che però molti cittadini non conoscono o, semplicemente, non sanno come esercitare. Eppure, in un momento storico in cui ogni euro conta, ottenere uno sconto del 60% sulla TARI può fare davvero la differenza. Soprattutto per chi vive in zone dove la raccolta dei rifiuti lascia a desiderare da anni, tra cassonetti traboccanti e sacchi abbandonati ovunque. In sostanza, la legge non obbliga a pagare per un servizio che non viene svolto come dovrebbe. Però, tocca dimostrarlo con i fatti.

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