Dai 60 agli 80 anni è possibile accedere a numerosi bonus e agevolazioni economiche, ma in molti ancora non ne conoscono i requisiti.

Raggiungere i 60 anni, per molti, segna l’inizio di una nuova fase della vita. È un’età che porta con sé maggiore consapevolezza, magari un po’ di tempo libero in più e, spesso, anche nuove esigenze.

Non tutti sanno, però, che proprio a partire da questa soglia anagrafica si apre un ventaglio di opportunità offerte dallo Stato italiano: bonus, agevolazioni, esenzioni e piccoli ma significativi aiuti economici pensati per chi entra nella fascia degli over 60.

Bonus e agevolazioni over 60: ecco cosa richiedere

Certo, non si tratta di somme da capogiro, ma in un momento in cui il costo della vita continua a salire, ogni contributo può fare la differenza. Uno dei principali strumenti messi a disposizione è l’Assegno di Inclusione. Introdotto di recente al posto del Reddito di Cittadinanza, è destinato a quei nuclei familiari che includono persone minorenni, con disabilità o – ed è questo il punto che interessa – con almeno un componente over 60. È una misura pensata per sostenere le famiglie più fragili, che include proprio gli anziani tra le categorie protette. Ma non finisce qui, perché l’Italia ha previsto anche altri aiuti che si attivano al compimento di determinate età.

Chi arriva a 65 anni, per esempio, può iniziare a usufruire dell’esenzione E01, legata proprio all’età. È una misura che consente di non pagare il ticket sanitario, a patto che siano rispettati alcuni limiti reddituali. Sempre a partire dai 65 anni, e sempre a patto che l’Isee del nucleo familiare non superi una soglia ben definita (8.117,17 euro, che sale leggermente in caso di coniuge a carico), c’è anche la possibilità di ottenere la Carta Acquisti. Si tratta di una card elettronica ricaricata con 40 euro al mese da spendere per alimenti o farmaci. Non è molto, certo, ma può alleggerire qualche spesa ricorrente.

Bonus e agevolazioni  ultrasessantenni
Superati i 60 anni ti spettano questi bonus e queste agevolazioni (diritto-lavoro.com)

E chi, invece, ha superato i 67 anni e non ha diritto ad alcuna pensione previdenziale? Anche in questo caso esiste una misura dedicata: l’assegno sociale. È un trattamento economico assistenziale che viene riconosciuto proprio a chi, pur avendo raggiunto l’età pensionabile, non ha versato contributi sufficienti per ricevere una pensione vera e propria. L’assegno sociale, quindi, rappresenta un modo per garantire comunque un minimo vitale a chi si trova in difficoltà.

Dai 60 anni in poi, poi, si aprono le porte anche a sconti consistenti sui trasporti pubblici. In molte città italiane, infatti, esistono abbonamenti agevolati per gli over 60 o over 65, che consentono di muoversi a prezzi fortemente ridotti, se non addirittura gratis in certi casi. Basta informarsi presso le aziende di trasporto locale per scoprire le modalità di accesso.

Un altro aiuto interessante – e forse poco noto – riguarda il mantenimento degli animali domestici. Chi ha più di 65 anni e un Isee pari o inferiore a 16.215 euro può ricevere un contributo economico per far fronte alle spese di mantenimento del proprio animale da compagnia. Una misura che non solo aiuta sul piano economico, ma che riconosce anche l’importanza del legame affettivo tra gli anziani e i loro amici a quattro zampe.

Infine, al compimento dei 75 anni si apre la possibilità di richiedere l’esenzione dal pagamento del canone Rai. Anche in questo caso, ovviamente, bisogna rientrare in specifici parametri reddituali, ma è senza dubbio un’agevolazione significativa per molti pensionati, che spesso si trovano a dover fare i conti con bilanci mensili molto stretti.

Insomma, senza ombra di dubbio, dai 60 agli 80 anni lo Stato prevede una serie di misure che possono alleggerire il peso delle spese quotidiane. Però, come spesso accade, la vera difficoltà è sapersi orientare tra le varie possibilità e sapere a chi rivolgersi per fare domanda. La burocrazia non sempre è immediata, ma con un po’ di attenzione e – magari – l’aiuto di un patronato o di un Caf, è possibile accedere a diritti che spettano di fatto e che, troppo spesso, restano inutilizzati.