Come ottenere fino a 800 euro di detrazioni per ogni figlio studente semplicemente compilando questo riquadro nel 730.
Con l’avvio della stagione delle dichiarazioni fiscali torna l’attenzione su uno dei temi più sentiti da milioni di famiglie italiane: le detrazioni per le spese dell’istruzione dei figli. Il modello 730/2025, che sarà ufficialmente trasmesso a partire dal 15 maggio, include una possibilità concreta di alleggerire il carico fiscale recuperando fino a 800 euro di spese scolastiche per ciascun figlio a carico.
Per ottenere il massimo da questa detrazione è necessario conoscere bene le regole, le tipologie di spesa ammissibili e come presentare correttamente i dati. Vediamo ben tutti i dettagli.
Spese scolastiche: quanto si può detrarre e per quali voci
Nel modello 730/2025 è possibile inserire, per ogni figlio fiscalmente a carico, spese fino a 800 euro relative all’anno 2024. La detrazione riconosciuta è pari al 19% della spesa sostenuta, per un massimo di 152 euro per ciascun figlio.
Le spese detraibili non si limitano solo alle spese scolastiche ma includono contributi per attività ricreative (come corsi di musica, teatro ecc.), servizi di mensa scolastica, spese per gite scolastiche, uscite didattiche e altre iniziative organizzate dagli istituti e tasse scolastiche dovute per l’iscrizione e la frequenza di scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado, sia pubbliche che paritarie.
Requisiti e modalità di pagamento
Per beneficiare dela detrazione è obbligatorio che il pagamento delle spese sia stato effettuato con strumenti tracciabili. Non sono quindi ammesse spese sostenute in contanti. Sono invece accettati bonifici bancari, carta di credito o debito, assegni bancari o circolari e sistemi di pagamento elettronico come PagoPa.

Anche in questo caso è fondamentale conservare tutta la documentazione, comprese le ricevute di pagamento, le fatture o le attestazioni della scuola, che riportino in modo chiaro l’intestatario e la causale del versamento.
Nel 730/2025 le spese scolastiche vanno riportate nel Quadro E, utilizzando il codice 12 nei righi che vannno da E8 a E12. È importante compiliare correttamente queste sezioni per evitare ritardi nei rimborsi o contestazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Quando avviene il rimborso
La detrazione viene applicata direttamente sull’IRPEF dovuta per l’anno 2024. Il rimborso verrà accreditato nella prima busta paga utile (per i lavoratori dipendenti che hanno indicato il datore di lavoro come sostituto d’imposta), con il primo rateo pensionistico disponibile (per chi ha un ente pensionistico come sostituto) oppure tramite assegno vidimato o bonifico bancario (per chi presenta il modello 730 senza sostituto).
In quest’ultimo caso è consigliabile indicare l’IBAN del proprio conto corrente per ricevere il rimborso nei tempi più rapidi, generalmente entro dicembre o comunque non oltre marzo dell’anno successivo.





