Il Caf a cui ti rivolgi per la Dichiarazione dei Redditi può chiederti dei soldi? Ecco tutti i dettagli da conoscere.

Si sta avvicinando la temuta stagione fiscale e molti contribuenti si trovano davanti a un bivio: meglio inviare la dichiarazione dei redditi in autonomia o chiedere l’assistenza di un Caf per evitare errori di inesperienza e garantirsi tutte le agevolazioni possibili?

Come potrete immaginare, sono in molti quelli che alla fine scelgono la seconda opzione e come ogni anno i Centri di Assistenza Fiscale si preparano a gestire l’arrivo di migliaia di richieste per la compilazione e l’invio del 730/2025 e del modello Redditi PF.

E mentre l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione i 730 online in versione gratuita, l’aiuto di un Caf ha un costo. Una spesa che comunque molti sono disposti a sostenere per non doversi barcamenare tra mille carte e documenti. Ma vediamo quanto può chiedere il Caf in cambio dei suoi servizi.

Quanto costa rivolgersi al Caf per il 730

Va detto che ogni centro Caf ha le proprie tariffe, ma in linea di massima il costo va dai 20 ai 120 euro e gli iscritti ai sindacati possono ottenere sconti significativi. In generale, per un 730 singolo compilato presso gli sportelli della Cisl, gli iscritti al sindacato pagano solo 20 euro circa, mentre i non iscritti circa 75 euro.

Un 730 congiunto con coniuge non a carico costa circa 40 euro per gli iscritti, 60 circa per i non iscritti. Se invece il coniuge è a carico i costi sono rispettivamente (sempre all’incirca) 20 euro e 75 euro. I costi scendono un po’ per il modulo di assistenza precompilato (15-40 euro) mentre per il modello Redditi PF si va dai 40 ai 90 euro.

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Ecco le cifre generali da conoscere – diritto-lavoro.it

La dichiarazione sarà disponibile dal 30 aprile 2025 mentre dal 30 maggio si potrà modificarlo e procedere all’invio. Se si intende rivolgersi al Caf, si può già iniziare a raccogliere e consegnare la documentazione.

Meglio il 730 precompilato o rivolgersi al Caf?

Ma quale delle due alternative è (davvero) meglio scegleire? Il modello precompilato è grauito, certo, ma richiede attenzione: se non si è esperti è infatti facile commettere qualche errore, tra le spese varie da inserire e le diverse detrazioni corrispondenti. Si rischia anche di perdere importanti agevolazioni.

Seppur a pagamento, il Caf è forse l’alternativa migliore e può fare la differenza soprattutto in casi di dichiarazioni dei redditi complesse o se si hanno molti oneri detraibili come vari immobili o situazioni familiari complicate. Oltre all’assitenza, si ha anche un supporto in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.