Quali farmaci comprati online si possono detrarre? Ecco quelli che puoi “recuperare” con la dichiarazione dei redditi 2025.
Sempre più persone – complici comodità e prezzi competitivi – scelgono di acquistare i farmaci e i vari prodotti per la salute nelle farmacie online. Ma in mezzo alla indubbia comodità dell’e-commerce si fa spesso strada una domanda molto concreta: è possibile ottenere la detrazione fiscale anche per i farmaci acquistati su Internet?
La risposta è sì, fortunatamente, ma a certe condizioni. Con l’arrivo della dichiarazione di redditi 2025, legata alle spese sostenute nel 2024, è senza dubbio importante sapere cosa può essere scaricato dalle tasse e cosa no.
La detrazione per i farmaci acquistati online funziona (a livello fiscale) in modo del tutto simile a quella delle farmacie tradizionali della porta accanto. Ci sono però alcune precisazioni da fare per evitare comuni errori durante la compilazione, vediamoli meglio insieme.
Detrazione farmaci online, cosa sapere per evitare comuni errori
Per prima cosa precisiamo – anche se probabilmente già lo sapete – che non tutti i farmaci possono essere venduti online. Le farmacie digitali (che devono tassativamente essere riconosciute dal Ministero della Salute) possono offrire solo prodotti da banco, integratori, dispositivi medici, cosmetici e altri articoli da parafarmacia. I farmaci con obbligo di prescrizione invece possono essere acquistati soltanto nelle farmacie fisiche del territorio.

Dal punto di vista fiscale è possibile ottenere la detrazione del 19% prevista per le normali spese mediche anche per questa topologia di farmaci, ma non su tutti. Ecco dunque quali sono quelli “coperti”: i farmaci da banco; i farmaci omeopatici; i dispositivi medici (come aerosol e strumenti per misurazione della pressione). Non sono invece coperti gli integratori alimentari, i cosmetici e altri prodotti non classificabili come farmaci.
Come ottenere la detrazione 730/2025
Per inserire la spesa nel modello 730 e usufruire della detrazione fiscale ci sono due strade possibili. Si può trasmettere la spesa fatta direttamente all’Agenzia delle Entrate dalla farmacia autorizzata online oppure si può presentare lo scontrino parlante, che però deve riportare codice fiscale, natura del prodotto e numero AIC.
Non serve più la denominazione commerciale del prodotto, per motivi di privacy. La detrazione per le spese sanitarie è regolata dall’articolo 15 del TUIR e prevede una aliquota del 19% , una franchigia del 129,11% e nessuno etto massimo complessivo.
La buona notizia è che si può portare in detrazione anche le spese sostenute per i familiari fiscalmente a carico, come genitori, figli o coniugi. Attenzione però ai limiti di reddito: 2840,51 euro per i maggiori di 24 anni e 4000 euro per i più giovani.





