Advertisement

Il Consiglio europeo ha dato il suo via libera alle modifiche che l’Italia ha apportato circa gli obiettivi del PNRR, in vista dell’ottenimento della quarta rata da 16,5 miliardi. L’ok di Bruxelles è arrivato il 19 settembre e rappresenta un’importante passo in avanti.

Il tutto nell’ambito di una complessa negoziazione, dopo che Roma ha chiesto di ricalibrare le voci di spesa non essendo in grado di fruire di tutto l’immane finanziamento (191,5 miliardi) che il Recovery fund nato con la pandemia di Covid destina al nostro Paese fino al 2026. O meglio: il Governo Meloni ha scelto di spostare e ricalibrare alcuni finanziamenti rispetto a come il PNRR era stato definito dal Governo Draghi, rinunciando a finanziare alcuni progetti che riceveranno denari da altre fonti.

PNRR, la situazione

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) modificato dell’Italia “riguarda 10 misure, tra cui gli incentivi per l’efficienza energetica nell’ambito del cosiddetto Superbonus“. Ma anche “l’aumento delle strutture per l’infanzia, lo sviluppo dell’industria spaziale e cinematografica e il trasporto sostenibile“. Così nei documenti ufficiali che Bruxelles ha approvato.

L’Italia aveva chiesto formalmente di modificare il proprio PNRR l’11 luglio scorso in quanto il piano era parzialmente non più realizzabile a causa di circostanze oggettive. In sostanza la mancanza di personale adeguato ma soprattutto la necessità di tempi rapidi a fronte di procedure burocratico-amministrative italiane sempre lente e complesse hanno fatto venire meno il desiderio di accettare fino in fondo la sfida della modernizzazione così come la si era immaginata inizialmente.

Advertisement

I progetti non più finanziati dal PNRR

Così dall’originario PNRR sono usciti interventi per la valorizzazione del territorio e l’efficienza energetica dei Comuni; progetti di rigenerazione urbana; piani urbani integrati; gestione del rischio di alluvioni e del rischio idrogeologico. Ma anche valorizzazione dei beni confiscati alle mafie. Tutti progetti che il Governo promette ora ai cittadini di finanziare con altre fonti, esterne al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

La decisione del Consiglio Ue si basa sulla valutazione della Commissione europea secondo cui le modifiche al PNRR italiano sono giustificate e non influiscono sulla pertinenza, efficacia, efficienza e coerenza del Piano. Il finanziamento totale stimato del PNRR modificato rimane invariato, pari a 191,5 miliardi di euro, di cui 68,8 miliardi di euro in sovvenzioni e 122,6 miliardi di euro in prestiti.

Si tratta di un risultato molto importante che premia il lavoro svolto in questi mesi e che accogliamo con grande soddisfazione“, ha dichiarato in una nota da Bruxelles il Ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto.

La quarta rata modificata

Le modifiche, spiega la nota, interessano 10 dei 27 obiettivi originariamente associati alla quarta rata del PNRR. A cui si è aggiunto un ulteriore traguardo relativo al potenziamento dell’offerta di alloggi per gli studenti universitari. Secondo la nota, “le rimodulazioni degli obiettivi connessi alla quarta richiesta di pagamento migliorano la definizione delle misure previste dal Piano, rendendole più coerenti sia con le finalità del PNRR che con il mutato contesto internazionale“.

Gli investimenti che hanno trovato, grazie alla revisione, una più equilibrata definizione programmatica – continua la nota – vanno dalla cultura alle politiche per l’aerospazio, dagli asili nido alla transizione ecologica nei settori dell’edilizia, del trasporto stradale e del trasporto ferroviario. Dalle sperimentazioni per l’idrogeno nella mobilità ferroviaria e nei settori altamente inquinanti, al sostegno alle imprese femminili e alla lotta contro la povertà educativa“.

Questo risultato positivo è frutto di un’intensa e proficua collaborazione tra il Governo e la Commissione europea” ha dichiarato ancora il Ministro Fitto. “Consentirà all’Italia di presentare la relativa richiesta di pagamento e di avviare la procedura per l’esborso dei 16,5 miliardi di euro previsti per la quarta rata del PNRR“.

Advertisement