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Integrazione lavoratori con disabilità, INAIL tra i membri della Consulta

La Sezione Lavoro del Tribunale di Bologna, con la sentenza n. 230 del 19 maggio 2022, ha dichiarato legittimo il licenziamento del lavoratore disabile per superamento del periodo di comporto.

È stato sottoscritto nei giorni scorsi il decreto che istituisce, presso il Dipartimento della Funzione Pubblica, il nuovo organismo, composto anche dall’INAIL che sarà tenuto a garantire l’osservanza degli obblighi previsti dalla legge n. 68/1999 sulla integrazione nel mondo del lavoro dei lavoratori con disabilità.

Gli obiettivi che i membri della Consulta si propongono sono, come sopra si è detto, non solo l’ integrazione e la valorizzazione dei lavoratori disabili, ma anche la creazione di strumenti innovativi per aumentare i livelli occupazionali.

Composizione. La Consulta è composta da 12 membri, tra i quali un rappresentante dell’INAIL, della Funzione Pubblica, del Dipartimento per le pari opportunità, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, del Ministero della Salute e dell’Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro (ANPAL), mentre saranno due i membri prescelti dalle associazioni di settore.

Funzioni: Il nuovo organismo dedicato alla tutela dei percorsi professionali delle persone con disabilità si occuperà soprattutto di elaborare proposte per il miglioramento della vita lavorativa e per garantire altresì l’osservanza degli obblighi previsti dalla legge 68. La Consulta potrà intervenire anche sull’adozione degli accomodamenti ragionevoli nei luoghi di lavoro, ossia soluzioni utili a garantire parità di trattamento con gli altri lavoratori ed evitare ogni discriminazione e al fine di favorire una reale integrazione dei lavoratori con disabilità.

L’Inail, come si legge nel comunicato, sostiene le persone con disabilità da lavoro che vogliono conservare la propria occupazione o trovarne una nuova mettendo a disposizione risorse finanziarie per eliminare gli ostacoli che possono presentarsi lungo il percorso del reinserimento. Con due circolari, che seguono il Regolamento per il reinserimento e l’ integrazione lavorativa scaturito dalle misure previste dalla legge di bilancio 2015, l’Istituto ha stabilito tempi e modi per intervenire direttamente e garantire sia la prosecuzione dell’attività a chi rientra sul lavoro, quando possibile nella stessa mansione svolta prima dell’infortunio, sia un adeguato inserimento a chi ottiene una nuova assunzione. Più nel dettaglio, l’Istituto sostiene le imprese nella realizzazione di interventi mirati all’abbattimento delle barriere architettoniche, all’adeguamento delle postazioni lavorative e alla formazione, con un limite complessivo pari a 150mila euro per ciascun progetto personalizzato. Per quanto riguarda i nuovi impieghi, ai quali le misure per il reinserimento dei disabili sono state estese in via sperimentale, l’erogazione dei contributi previsti è legata all’assunzione con contratti di lavoro subordinato, anche a tempo determinato o flessibili.

(Fonte: INAIL)

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