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Nuovo codice di deontologia medica

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Nuovo codice di deontologia medica

Lo scorso 23 maggio 2014, è stato presentato a Roma il nuovo Codice di deontologia medica approvato dal Consiglio Nazionale a Torino il 18 maggio 2014.

Il Codice di deontologia, si legge proprio all’art. 1, “identifica le regole, ispirate ai principi di etica medica, che disciplinano l’esercizio professionale del medico chirurgo e dell’odontoiatria“. Inoltre il Codice “in armonia con i principi etici di umanità e solidarietà e civili di sussidiarietà, impegna il medico nella tutela della salute individuale e collettiva vigilando sulla dignità, sul decoro, sull’indipendenza e sulla qualità della professione“.

Il nuovo Codice si compone di 79 articoli oltre a 3 Allegati relativi agli “Indirizzi applicativi” degli articoli 30 (Conflitto di interessi), 47 (Sperimentazione scientifica) e 78 (Tecnologie informatiche) del Codice. Inoltre, per la prima volta rispetto alla precedente versione del 2006, il Codice affronta taluni argomenti mai disciplinati finora, e cioè, a titolo di esempio: “Competenze del Medico” (art. 3), “Procreazione medicalmente assistita” (art. 44), “Interventi sul genoma umano” (art. 45), “Indagini predittive” (art. 46): questi ultimi tre articoli (44 – 46) erano presenti nel vecchio Codice, nell’attuale sono stati modificati anche alla luce delle novità intervenute sulla materia; anche il Capitolo VIII è stato modificato ed aggiornato dal Titolo VII su “Ricerca e sperimentazione”, “Medicina potenziativa ed estetica” (art. 76), “Medicina Militare”(art. 77), “Informatizzazione e innovazione sanitaria” (artt. 78 e 79), ecc.

Inoltre in alcuni articoli del nuovo Codice Deontologico ricompare il termine “Paziente” (quando si parla di cure) che in passato era stato sostituito da “Persona assistita”. Tale reintroduzione appare in linea con l’evoluzione della moderna Medicina che dalle azioni mirate esclusivamente alla cura della malattia è passata a quelle più ampie di promozione e tutela della salute.

Buon lavoro, dunque, ai veterani e ai giovani medici, con l’augurio e la speranza che tale sensibilizzazione e attenzione nei confronti dei pazienti (o assistiti che dir si voglia) non rimanga soltanto lettera vuota all’interno degli articoli del nuovo Codice. Non mancano mai, purtroppo, situazioni in cui i medici, nell’informare gli interessati delle diagnosi (a volte funeste), pecchino completamente di delicatezza e tatto a favore di una eccessiva rudezza. Ricordiamo a costoro di tener presenti tre fattori:

– avere reale rispetto per il paziente, con assenza di qualsiasi atteggiamento autoritario o burocratico;

– avere un atteggiamento amorevole ed empatico nei confronti del paziente (da essere umano a essere umano);

– (ricordarsi di) trattare il paziente non come un oggetto da laboratorio, ma come un essere vivo “che si può comprendere soltanto con empatia, anche se con l’ausilio di una teoria, che comunque, non pu nè deve mai essere dogmatica; ci implica che il paziente non va adattato alla teoria ma va osservato prima di potere trarre qualsiasi conclusione teorica” (da Il cervello anarchico, p. 190, Enzo Soresi, Utet, 2013).

Allegato: Codice_di_Deontologia_Medica_2014

Indirizzi_applicativi_allegati_-_Art._30

Indirizzi_applicativi_allegati_-_Art._47

Indirizzi_applicativi_allegati_-_Art._78

(Fonte: FNOMCEO)

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