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IBM a caccia di laureati in materie tecniche, scientifiche ed economiche in Italia:

La multinazionale americana IBM è a caccia di 200 laureati in materie tecniche, scientifiche ed economiche italiani da inserire presso la sua area di Servizi di consulenza per il business (Gbs).

Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta riportando l’articolo pubblicato oggi (25.9.2017) dal Sole 24 Ore (Firma: Alberto Magnani; Titolo: “Da IBM 200 contratti per laureati tecnici e scientifici in Italia”).

Ecco l’articolo.

Ibm, la multinazionale Usa dell’informatica, sta dando la caccia a 200 laureati italiani di ambito tecnico, scientifico ed economico per rinforzare la sua area dei Servizi di consulenza per il business (Gbs). Il contratto offerto è a tempo indeterminato, con un percorso di formazione continua della competenze che si svolge per 24 mesi e prevede anche esperienze fuori dall’Italia. Le sedi finali di destinazione sono Segrate (Milano) e Roma, mentre le assunzioni dovrebbero scattare «entro la fine del 2017».

L’identikit dei neoassunti? Le figure cercate sono due, con responsabilità del rinnovamento digitale delle imprese al miglioramento dell’efficienza dell’azienda con le nuove soluzioni di gestione dati. La prima risorsa in fase di selezione è quella del Cognitive-digital-cloud process transformation consultant, con base in entrambe le sedi e responsabile dello sviluppo di nuovi modelli di business sulla spinta delle ultime evoluzioni tecnologiche. Fra le aree di specializzazione previste ci sono l’Internet delle cose, gli analytics e l’analisi dei dati.

Il secondo profilo in fase di selezione, riservato alla sola Segrate, è quello dell’enterprise applications consultant: un consulente specializzato nello sviluppo di soluzioni per software aziendali come Sap, per aiutare le società a fare un uso più produttivo dei dati e aggiornare le proprie attività con tecnologie mobile e cognitive (le soluzioni nell’ambito dell’intelligenza artificiale).Oltre alla formazione accademica, uno dei fattori decisivi per fare breccia è una padronanza professionale della lingua inglese, sia scritto che parlato.

In fase di colloquio, la marcia in più scatta con competenze private su tutto quello che gravita intorno a tech, nuove frontiere dell’intelligenza artificiale e software applicati al management aziendale, dalla stessa Sap a Microsoft e Oracle. Insomma: oltre a un curriculum, bisogna offrire qualche carta in più su esperienze o skills maturate prima o durante gli studi universitari. Come spiega Andrea Raimondi, direttore delle risorse umane di Ibm in Italia, i «giovani che cerchiamo devono nutrire passione per la tecnologia e dimostrare un orientamento all’innovazione – spiega – Sono le basi per il lavoro nella consulenza digitale». Per avere una indicazione sulle possibili retribuzioni è bene tenere presente che in ambito internazionale ruoli come quella del digital consultant possono guadagnare l’equivalente di oltre 30-35mila euro l’anno.

Per conoscere dove inviare il curriculum v. “Lavorare all’estero nuove opportunità di occupazione in Europa e nel mondo“.

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